All'inizio degli anni '70 San Marino non ha ancora un sistema organizzato di trasporto pubblico di tipo urbano ma solamente alcune linee "internazionali" in concessione ad aziende private. Č attraverso queste che si collega Cittā con alcune zone periferiche e la Repubblica con Rimini. In particolare le linee in funzione sono quelle di:
* Montemaggio - Chiesanuova - San Marino, con diramazione per Fiorentino - Montegiardino - Faetano - Murata - San Marino - Borgo Maggiore - Rimini (gestita dalla SITA);
* San Marino - Rimini (gestita da F.lli BENEDETTINI e SITA);
* Montegiardino - Faetano - Borgo - San Marino (gestita da BILLI);
* Macerata Feltria - Cerbaiola - Fiorentino - San Marino - Rimini (gestita da SITA).
Insieme a queste linee "internazionali" funziona un servizio interno di trasporto scolastico, assicurato con mezzi in dotazione alle scuole, all'Ente del Turismo e con pullman di aziende private (Benedettini, Bonelli, Morri, Marani, Tabarrini e Billi).
Nel 1972 nasce l'Ufficio Motorizzazione e Trasporti e ad esso viene affidato il compito di assumere competenze per il trasporto di persone, proporre soluzioni, organizzare mezzi e ristrutturare in generale l'attivitā, in vista anche di una futura unificazione dell'Ufficio Automezzi. Il 4 luglio 1974 il Congresso di Stato autorizza l'acquisto dei primi due autobus che servono ad avviare il servizio urbano dell'ATI, Autolinee Trasporti Interni. Sono due "Monocar" della ditta Menarini di Bologna, acquistati con l'intenzione di realizzare una "circolare attorno al monte" che operi nei due sensi di marcia. Un servizio a disposizione di coloro che intendono recarsi sul luogo di lavoro senza l'utilizzo dell'automobile, o parcheggiandola lungo il percorso servito, che costituisce il primo anello di raccordo per le future linee. Il 24 maggio 1976 il Congresso di Stato istituisce un Comitato per la ristrutturazione del Servizio dei Trasporti Pubblici al quale, circa un mese dopo, viene affidato l'esame di uno studio elaborato da tre esperti dell'Universitā di Urbino, i professori Poldori, Farina e Mauri. Il rapporto costituisce il primo passo verso il piano dei trasporti di San Marino che verrā approvato, in via sperimentale, il 26 maggio 1977 con la delibera n. 16 del Congresso di Stato. Circa un mese dopo, il 20 giugno, il Dicastero alle Comunicazioni fa affiggere un manifesto rivolto alla popolazione nel quale oltre all'annuncio della nascita del Piano di Trasporto Pubblico, vengono comunicati i relativi orari di servizio sulle linee.
Č un primo servizio sperimentale, gli autobus circolano sul territorio tutti i giorni, escluso la domenica e i festivi, ma le localitā che si trovano lungo la superstrada o nelle adiacenze continuano ad essere servite dalle linee Benedettini e Sita. Successivamente si passa dalla fase sperimentale a quella definitiva, resa possibile anche grazie ad alcuni cambiamenti d'orario decisi nelle fabbriche, gli uffici, le scuole. In pratica, si cerca di far combinare gli orari di servizio dei dipendenti con quelle dei mezzi pubblici, per favorirne l'uso e, al tempo stesso, snellire notevolmente il traffico di automobili e liberare posti auto soprattutto nei parcheggi a ridosso del centro storico. Č in questo momento che le linee si estendono verso l'Ospedale di Stato e i nuovi insediamenti industriali a Cā Chiavello di Faetano.
Il passaggio dal carattere di sperimentazione a quello definitivo offre la possibilitā di pianificare tutta l'attivitā del servizio e di creare, nel 1979, una officina meccanica, interna all'azienda pubblica. Questo nuovo servizio permette di diminuire i tempi di fermo macchina, ridurre i costi di gestione, assicurare una maggiore affidabilitā e sicurezza dei mezzi.
Nel 1981 l'Ufficio Motorizzazione e Trasporti viene diviso in due settori e i Trasporti Pubblici sono inseriti nella nuova Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici. Le sue funzioni riguardano: trasporti - funivia - officina meccanica.